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SCARPERIA E CAMPO DA GOLF_LEOPOLDO_CECCHI_ITINERARI_01
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FORTEZZA S.MARTINO_LEOPOLDO_CECCHI_ITINERARI_04
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1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
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TECNICA

La salita, anche se non durissima (pendenza media del 4,4%), va affrontata con il dovuto rispetto sia per la lunghezza (16,5 km.), sia per il dislivello (720 metri, il maggiore fra quelli qui descritti), sia perché in realtà la seconda parte ha costantemente pendenze superiori al 5,5 - 6%. Il fondo stradale è buono nella prima parte e accettabile nella seconda.
Il traffico è normalmente poco intenso con l’eccezione delle domeniche d’estate. E’ una salita fra le più ombreggiate e con frequenti possibilità di riempire la borraccia. I rapporti consigliati sono il 39/17-19 per i primi nove chilometri e il 39/21-23 per la seconda parte. I tempi medi di salita per un cicloamatore oscillano fra i 55 minuti e 1h10’, per un escursionista da 1h20’ a 1h35’.

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Il Santuario della Madonna dei Tre FiumiIl Passo della Colla di Casaglia è la salita più lunga fra le 10 qui descritte, ma è anche uno dei più noti e frequentati passi nelle escursioni appenniniche dei cicloamatori toscani e romagnoli.

La salita inizia a Borgo San Lorenzo. Sul viale di circonvallazione del paese si imbocca la strada provinciale n.302 Brisighellese - Ravennate che conduce a Faenza sul percorso della “100 chilometri del Passatore”, tradizionale corsa podistica che si tiene ogni anno nel mese di maggio.

A parte uno strappo iniziale al 5-6% i primi chilometri sono agevoli e permettono di ammirare il classico paesaggio della campagna mugellana con campi di grano e bestiame al pascolo. Si supera così la frazione di Panicaglia (km. 3,7, fontana sulla destra) e si prosegue in direzione di Ronta (km 7,3) per una strada in leggera  pendenza. All’uscita del borgo (fontana, sulla sinistra) un nuovo strappo - stavolta più brusco - con successiva discesa conduce a Madonna dei Tre Fiumi (km. 8,7 alt. 410 mslm), dove si trova il bel santuario omonimo. Qui si comincia a fare sul serio e nei successivi otto chilometri ci sono poche occasioni per “tirare il fiato”. Si pedala nella stretta valle del Torrente Ensa immersi nel bosco e nella frescura anche nelle più torride giornate d’estate. La pendenza è quasi costante e rimane fra il 5 e il 7 per cento fino alla frazione di Razzuolo (km. 12,5, alt. 635 mslm) dove la strada spiana per qualche centinaio di metri (fontana sulla destra) ma all’uscita dell’abitato la salita riprende con uno dei sui tratti più ostici in corrispondenza del cimitero (sette-ottocento metri al 9-10%).

A questo punto la strada ritrova una pendenza costante del 6-7% e così resta fin quasi al valico. A circa un chilometro dal passo si giunge alla Fonte dell’Alpe, una fontana naturale con acque fra le più fresche e abbondanti di tutta questa parte di Appennino. Qui la pendenza diminuisce per cinquecento metri in attesa dell’ultimo sforzo che conduce infine al Passo della Colla di Casaglia (km. 16,5, alt. 913 mslm) dove si trova anche un bar-ristorante molto frequentato da ciclisti e motociclisti. Proseguendo, in circa 18 chilometri di discesa, si giunge al paese di Marradi da cui si può tornare a Borgo San Lorenzo via Passo dell’Eremo e Muraglione (100 km, vedi percorso 5 variante 2), oppure via Palazzuolo sul Senio e Passo della Sambuca (82 km), entrambe escursioni molto belle anche se impegnative.

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